venerdì 20 giugno 2014

VETRO DI MURANO

… Ricoperta da una rattoppata tovaglia finissima, essa splendeva sotto la luce di una potente carsella precariamente appesa sotto la ninfa, sotto il lampadario di Murano ...
(da "il gattopardo", capitolo primo)

… Su ventiquattro dei quarantotto bracci del lampadario era stata posta una candela accesa, e ognuno di questi ceri, candido e ardente insieme, poteva sembrare una vergine che si struggesse di amore; i fiori bicolori di Murano sul loro stelo di curvo vetro guardavano in giú, ammiravano colei che entrava, e le rivolgevano un sorriso cangiante e fragile …

(da "il gattopardo", capitolo quarto)

Ambedue le citazioni riguardano i preziosi e raffinati lampadari presenti a Villa Salina realizzati artigianalmente sull’isola di Murano (laguna Veneta), con la tecnica del vetro soffiato.

Splendido lampadario in vetro di Murano visibile a “Cà Rezzonico” (Venezia)

I vetrai veneziani cominciarono a praticare quest'arte ereditando l'uso del "vetro sodico dagli orientali; tale tecnica si applica alle lavorazioni a caldo ed in questo i vetrai veneziani, si distinsero abilmente per il gusto estetico e l'uso policromatico dei colori. Importante per i veneziani fu l'intuizione che il vetro è un materiale estremamente malleabile e quindi adatto ad essere soffiato e modellato allo stato incandescente ma capace di mantenere le stesse caratteristiche cromatiche anche nel prodotto finito.

Uno dei salottini del Castello di Donnafugata (Ragusa) con il suo lampadario in vetro di Murano a tema floreale

Si ritiene che la vetreria ebbe origine a Murano nell'VIII secolo, favorita dall’importanza del porto commerciale di Venezia subendo di conseguenza notevoli influenze dal mondo asiatico ed arabo. La fama di Murano come centro di lavorazione del vetro nacque quando la Repubblica di Venezia, per prevenire l'incendio degli edifici della città (all'epoca in gran parte costruiti in legno), nel 1291 ordinò ai vetrai di spostare le loro fonderie a Murano.

Murano: vista del “canale degli Angeli” dal ponte “Vivarini”

Il vetro è costituito da silice, che diventa liquida a temperature elevate. Prima di passare dallo stato fluido a quello solido, c'è un intervallo di tempo in cui il vetro diventa morbido e pastoso (quindi malleabile), consentendo pertanto, di essere plasmato in una miriade di oggetti.

In primo piano i tipici attrezzi usati per la lavorazione del vetro  –  Sullo sfondo: lo strumento principale nella lavorazione del vetro di murano: il forno 

Oltre alla silice, vengono aggiunte altre materie prime (chiamate flusso o fondenti), che rendono fluido il composto a temperature più basse; inoltre una quantità maggiore di ossido di sodio tende a  rallentare la solidificare del composto (fattore importante per la manifattura del vetro, in quanto concede al vetraio maggior tempo per modellare il materiale).

Fase preparatoria della lavorazione di un vaso

Le materie prime che un artigiano può aggiungere a una miscela di vetro sono: sodio (rende la superficie di vetro opaca), nitrato ed arsen(eliminano le bolle) e coloranti vari. Colori, tecniche e materiali coambiano a seconda del risultato che il vetraio cerca di raggiungere.
La lavorazione del vetro di Murano può essere suddivisa in due fasi: prima lavorazione e seconda lavorazione. Rientrano nella prima quei procedimenti che utilizzano la materia base, ossia: sabbia, soda, oppure il vetro grezzo (detto cotisso); questi elementi vengono fusi in forni speciali al fine di ottenere la pasta vitrea. Fanno parte della seconda tutte quelle attività inerenti la realizzazione dei manufatti: elaborazione a lume (con l'utilizzo di bacchette di vetro), vetrofusione e le varie lavorazioni "a freddo" (decorazione, incisione e molatura).

       








                             Preparazione della pasta di vetro per la lavorazione                                                                                     due fasi di soffiatura del vetro


 Moderna realizzazione di plafoniera eseguita con lavorazione a "Ballotton sommerso": la composizione presenta 16 ricci bassi e 16 ricci alti in cristallo e oro, 16 fiori luminosi con gambo blu e oro a tre giri di petali con bicchierino interno. Fondino e fusto blu e oro (vetreria Marco Busatto MURANO)

Lampadario di Murano realizzato con la tecnica del vetro soffiato e caratterizzato da motivi floreali. Realizzazione moderna in stile antico classico, ricercato e raffinato 

PER APPROFONDIRE:


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