lunedì 16 giugno 2014

ARGENTO

… Era stata una di quelle rovine totali durante le quali si fa fondere financo l'argento dei galloni delle livree …
(da "il gattopardo", capitolo primo)
… tre servitori in verde, oro e cipria entrarono recando ciascuno uno smisurato piatto di argento che conteneva un torreggiante timballo di maccheroni …
(da "il gattopardo", capitolo secondo)
… La bottiglia era lí ed anche il cucchiaio d'argento posato di traverso sul turacciolo …
… Si faceva vita dura, ma l'abito verde reale e la placca d'argento conferivano autorità …
(da "il gattopardo", capitolo terzo)
… Tancredi con i bottoni d'argento dei lancieri ...
… Sulle maniche i fiori d'argento o d'oro si snodavano in ghirigori, slanci e riprese senza fine …
… dentro vi era un fascio di piccole fruste, di scudisci in nervo di bue, alcuni con manichi in argento
(da "il gattopardo", capitolo quarto)
… e con la destra agitava, divertendosi molto, un campanellino d'argento
… ritte sugli alti piedestalli di metallo rilucente, sei figure di atleti e sei di donne, alternate, reggevano al disopra delle loro teste il fusto d'argento dorato, coronato in cima dalle fiammelle di dodici candele ...
… Alle estremità della tavola due monumentali zuppiere d'argento contenevano il consommé …
… accanto a lui Angelica cercava di vedere nel rovescio di un piatto d'argento se la pettinatura era a posto …
(da "il gattopardo", capitolo sesto)
… Vi erano cornici di argento scolpito e di argento liscio …

(da "il gattopardo", capitolo ottavo)
(Cristallo d’argento puro (>99.95%) ottenuto per sintesi elettrolitica con visibile la struttura dendritica; il suo peso è di circa 11g (questa immagine è stata ottenuta da 12 singoli fotogrammi con “focus stacking)

Nel Gattopardo sono numerose le citazioni sull’argento (in quasi tutti gli otto capitoli), e varie relative a ricercati piatti da portata o posateria; tutto ciò a riprova di quanto fosse opulenta e ricca la nobiltà isolana. L'argento, è presente nella maggior parte delle rocce aurifere e cuprifere e nei giacimenti di piombo e la sua estrazione inizia nella tarda età del bronzo.

(Grani di argento puro)

La storia della lavorazione dell'argento è antichissima, basti pensare all’oggettistica rinvenuta da Heinrich Schliemann, nell'Asia Minore, risalente al XVI secolo a.C. e a quella cretese-micenea (più o meno stesso periodo). Probabilmente furono i Fenici ad egemonizzare il commercio dell'argento diffondendolo anche in Etruria.

manifattura etrusca: Set di posate per viaggio in argento;  Cortona, collezione Tommasi – MAEC

A causa della sua malleabilità, l'argento non viene mai lavorato puro ed in base ai manufatti da realizzare (allo scopo di conferire resistenza), viene aggiunto solitamente del rame.
L'argenteria è quella forma di arte applicata che ha come materia di lavorazione l'argento. L'argentiere utilizza numerose tecniche di lavorazione: martellatura, cesello, incisione, sbalzo, tornitura, saldatura, stampaggio, tranciatura, traforatura, fusione, fresatura, galvanotecnica, pulitura, ravvivatura.


Cassaforte in legno, ferro, bronzo, argento e rame, proveniente dal peristilio della Villa B di Oplontis; I secolo a.C. Pompei (soprintendenza Archeologica). Il manufatto è firmato dagli artigiani che lo fabbricarono: Pythonymos, Pytheas e Nikokrates

Le suppellettili si lavorano, tradizionalmente, per colata di stampo, o in tempi più recenti per stampaggio a forte pressione, mentre il vasellame richiede più fasi: si parte dalla lastra d'argento, che viene inizialmente tagliata, deformata e saldata, e quindi martellata nella faccia che dovrà rimanere interna; successivamente si opera con il cesello, grazie a scalpelli e bulini.

                                                              Alcuni tipi di bulino                                        Bulini per incisione                 

Set di bulini per lavorazione Sbalzo


Piastra di fucile da caccia firmato William Hole, Bristol (1835 circa). Il tratto è profondo, tipico del primo Ottocento inglese

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